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LINFEDEMA, come insorge e come si cura
Il linfedema è una patologia cronica degenerativa, caratterizzata da una raccolta di fluidi, ricchi di proteine, nello spazio tra cute e sottocute, causato da un insufficiente drenaggio linfatico che può essere di tipo congenito o acquisito.
Può insorgere a causa di un sovraccarico o un malfunzionamento del sistema linfatico, per cui la linfa non viene drenata e si raccoglie, determinando l’aumento di volume di arti, volto, addome, genitali.
Linfedema e insorgenza
Il linfedema può insorgere quando c’è una mutazione genetica che non permette un corretto sviluppo del sistema linfatico.
In questi casi si tratta di LINFEDEMA PRIMARIO, che può manifestarsi alla nascita, entro i 20 anni di età oppure in età avanzata.
Si parla di LINFEDEMA SECONDARIO quando si manifesta in seguito a trattamenti chirurgici o radioterapici o ad infezioni, a sovraccarico funzionale, a trauma o a disuso, all’uso di farmaci, alla presenza di metastasi, dopo l’asportazione dei linfonodi per melanoma.
Linfedema segni, sintomi e diagnosi
Il linfedema può impiegare anni a manifestarsi. Ci sono segni che possono far sospettare la presenza di linfedema ed è importante che le persone che rischiano di contrarlo facciano attenzione ad eventuali cambiamenti del proprio corpo.
Per esempio, i segni precoci di un sospetto linfedema sono:
- Pelle che tira;
- Gonfiore;
- Senso di pesantezza;
- Cute fragile e delicata;
- Maggiore affaticabilità;
- Asimmetria degli arti.
Il linfedema è una patologia che deve essere diagnosticata da un medico, angiologo o linfologo esperto e può ottenere una diagnosi grazie all’anamnesi (informazioni e storia clinica del paziente) e all’esame clinico (valutazione, osservazione, palpazione).
La diagnosi è accertata da alcuni esami strumentali:
- Ecografia;
- Ecocolordoppler;
- Linfoscintigrafia;
- Linfofluoroscopia;
La fisioterapia per il linfedema
La terapia decongestiva complessa è considerata il trattamento gold standard del linfedema e consiste nel confezionamento di un bendaggio multicomponente, che contiene l’arto o la zona affetta da linfedema, abbinato a esercizio fisico assistito e drenaggio linfatico manuale.
Il paziente gioca un ruolo attivo nel percorso riabilitativo. La sua capacità di collaborare è fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti. Per stimolare il paziente a partecipare in maniera attiva al suo recupero, il fisioterapista lo coinvolge, valutando insieme le soluzioni migliori e cambiandole quando serve, per arrivare all’obbiettivo.
Lo scopo è ridurre l’edema il più possibile, raggiungere la condizione chiamata di plateau e mantenerla nel tempo.
Quando il paziente non è autosufficiente, il fisioterapista istruisce la persona che si prende cura del paziente. Al paziente vengono indicati gli indumenti più adatti da indossare, quali attività fisiche svolgere, come curare la cute, come auto-massaggiarsi in situazioni che lo richiedono.
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